lunedì 15 agosto 2016

BEERSMITH - Guida all'uso


Parto subito con il dire che BeerSmith è un programma A PAGAMENTO. Al momento costa $27,95 (circa25€) per una licenza valida su 2 dei propri computer. 
Ne esiste anche una versione per Android e dispositivi Apple, che costa rispettivamente 6€ e 8€ circa.
La versione mobile a quel prezzo la sconsiglio vivamente. Se è vero che è molto utile per poter consultare le proprie ricette in ogni momento senza il bisogno di avere un pc accando, è altresì sconsigliato (quasi impossibile) con la versione attuale riuscire ad inserire, tramite cellulare, una ricetta dettagliata e fruibile.
L’utilità che ci ho trovato è soprattutto nel timer. Infatti è possibile avere un comodo cronometro su cellulare per le fasi di mash e boil, relativo alla ricetta che si sta brassando. In fase di bollitura avremo un timer che suona quando dobbiamo inserire le gittate (ai minuti selezionati nella ricetta).
Per la versione Desktop è disponibile una versione di prova a tempo (21 giorni), consiglio quindi, prima dell’eventuale acquisto, di provare questa demo e vedere se è quello che fa al caso vostro.
Per quelle su cellulare Android e Apple, c'è una versione LITE (che taglia alcune cose, ma come detto già quella full è poco fruibile, figuriamoci la Lite).

BeerSmith è un programma che ci permette di creare le ricette per le nostre birre in maniera molto completa. A differenza del già trattato BrewMate, questo è molto piu’ completo e possiede molte opzioni in piu’. Ciò porta da un lato ad una maggior completezza e possibilità di variare in maniera piu’ fine le nostre creazioni, dall’altro ci dà uno strumento molto più difficile da comprendere ed utilizzare, soprattutto se non si conosce l’inglese (e i termini inglesi utilizzati in campo homebrewing) e se si è alle prime armi.
Consiglio quindi a chiunque voglia intraprendere la strada dell’apprendimento di questo programma, di cimentarsi prima nella creazione di un paio di ricette con BrewMate seguendo la precedente guida, in modo da avere già delle basi solide da cui partire.

OPZIONI:


La prima cosa da fare una volta aperto il programma è settare le giuste unità di misura. Per farlo andiamo a cliccare TOOLS -> OPTIONS e sottoclicchiamo SET TO METRIC UNITS. Date magari un’occhiata a tutti i dati di questa sezione e vedete voi se vi vanno bene o volete cambiare qualcosa. L’unica altra cosa che io ho variato è il metodo di visualizzazione della data.

La sezionela vedremo più avanti nella guida, per ora lasciamola stare.

Dato che siamo qua, sotto la sezionepossiamo scegliere che tipo di formula utilizzare per il calcolo degli IBU (consiglio di non variare gli altri valori se non si sa cosa si sta facendo)

Sottoabbiamo appunto i valori del nostro rifrattometro. Possiamo quindi dire al programma qual è il valore che leggiamo con l’acqua distillata (di base 0 Brix). Alla sezione sotto possiamo indicare i valori letti da rifrattometro e igrometro per lo stesso campione di mosto non fermentato. In questo modo il programma calcolerà il valore “BRIX CORRECTION FACTOR” che indica il valore di correzione in BRIX del nostro rifrattometro.

Ci farà immettere dati relativi ai nostri starter di lievito. Anche qua consiglio di non toccare nulla se non si sa cosa si sta facendo. Di base sono già inseriti i valori “standard”.

è un’altra sezione nella quale consiglio di non toccare nulla. Anche qua sono già presenti i valori “standard”.

è semplicemente una sezione che ci permette di cambiare il metodo di visualizzazione del programma; quindi i colori e il look delle varie finestre e tabelle.
REPORTS non ne ho idea di che cosa faccia… lasciate perdere.

è invece utilissimo, in quanto ci permette di crearci un’account cloud con il server “beersmithrecipes.com” e di poter salvare e condividere le nostre ricette in quel server. E’ anche possibile scaricare ricette altrui direttamente dal cloud (per farlo bisogna andare sotto VIEW->CLOUD SEARCH nel programma). Salvando le ricette nel cloud è possibile ritrovarle facilmente anche nell’app per cellulare di Beersmith (anch’essa a pagamento).

SETTARE I PROFILI:

Andiamo ora ad iniziare il settaggio vero e proprio del nostro impianto.
Innanzitutto è bene settare le specifiche della nostra pentola. 
Nel caso del BIAB avremo solamente una pentola da settare, quindi tutti i valori saranno riferiti a quest’ultima; in caso di ALL GRAIN CLASSICO, invece, alla sezione BOILER metteremo i dati della pentola di bollitura e alla sezione MASH/LAUTER TUN quelli della pentola di mash.

Aprire la pagina PROFILES -> EQUIPMENT e fare ADD EQUIP.
A questo punto potremo procedere in due modi. O mettiamo tutti i dati della nostra pentola a mano, riempiendo tutti i campi di questa pagina, O clicchiamo EQUIPMENT WIZARD in basso al centro della schermata e, tramite una serie di domande mirate, sarà il programma stesso a completare la tabella.
Vediamo i campi da riempire in caso di riempimento manuale:

EQUIPMENT:


NAME – Nome che vogliamo dare alla pentola che inseriamo.
BREWHOUSE EFFICIENCY – L’efficienza del nostro impianto (se è la prima cotta che andiamo a fare consiglio di non eccedere il 65% per non avere amare sorprese, io solitamente lascio il 60% per iniziare e poi mi regolo per le cotte successive).
LARGE BATCH HOP UTIL – Per pentole inferiori a 76 Litri è sempre 100%.
TOP UP WATER FOR KETTLE – Per BIAB lasciare 0.

BOILER (Pentola di bollitura) :

CALCULATE BOIL VOL AUTOMATICALLY – Flaggare se si vuole che il volume in bollitura sia calcolato automaticamente (io lo flaggo).
BOIL VOLUME – Se flaggata la voce precedente lo calcola in automatico, altrimenti immettere manualmente.
BOIL TIME – Tempo di bollitura (io metto 60 minuti).
BOIL OFF – Litri persi in bollitura (vedi voce successiva).
USE BOIL OFF AS AN HOURLY RATE – Flaggare se alla voce precedente si vuole immettere il valore di BOIL OFF come “LITRI PERSI OGNI ORA”, altrimenti NON flaggare se al valore precedente si vuole un valore FISSO di LITRI PERSI. (Ovviamente se come BOIL TIME mettiamo 60min, i due valori sono identici in quanto valore orario, ma se si ha idea di cambiare i tempi di bollitura in futuro è consigliato flaggare e mettere valore orario di BOIL TIME).
EVAPORATION RATE (%/hour) – Valore di evaporazione espresso in %/ora. Lo calcola automaticamente il programma sulla base dei valori espressi in precedenza.
POST BOIL VOL – Litri in pentola al termine della bollitura. Lo calcola automaticamente in base ai valori precedenti.
COOLING SHRINKAGE (4%) – Valore percentuale di perdita di mosto in raffreddamento (Quando il mosto si raffredda perde di volume, il valore raccomandato è 4%).
COOLING SHRINKAGE – Valore della voce sopra, espresso in litri in base ai dati precedenti.

MASH/LAUTER TUN:

MASH TUN VOLUME – I litri totali della pentola di MASH.
MASH TUN WEIGHT – Il peso della pentola di MASH in Kg
MASH TUN SPECIFIC HEAT – I valori tipici per i vari materiali sono segnati a fianco; per l’acciaio è 0,12 Cal/gram-deg C.
MASH TUIN ADDICTION – Lasciamo 0, sarebbe il valore dell’acqua da aggiungere per coprire eventuali spazi al di sotto dell’acqua di mash.
LAUTER TUN LOSSES – Litri persi a causa dello spazio morto al di sotto del lauter tun (in caso di BIAB lasciamo 0).
ADJUST MASH VOL FOR LOSSES – In caso alla voce precedente si sia messo un valore diverso da 0, flaggando questa voce si dirà al programma di aggiungere quei litri al totale di acqua di mash per la ricetta.

FERMENTER/BOTTLING VOLUMES:

LOSS TO TRUB AND CHILLER – Litri persi a causa del proprio metodo di raffreddamento + litri rimasti intrisi nelle trebbie + litri che rimangono in pentola e che non vanno in fermentatore (dato difficile da calcolare se si è alla prima cotta, piu’ affidabile dalla seconda in poi).
TOP UP WATER – Eventuale acqua che si aggiunge in fermentatore (solitamente 0)
BATCH VOLUME – Litri di mosto in fermentatore
FERENTER LOSS – Litri persi durante i travasi
BOTTLING VOLUME (W/O STARTER) – Litri che presumibilmente andremo a mettere in bottiglia (escluse eventuali aggiunte di starter). Lo calcola automaticamente il programma dai dati immessi sopra

WHIRPOOL/STEEP HOP UTILIZATION:

WHIRPOOL TIME (ABOVE 85 C) – Tempo (minuti) in cui si lascia il mosto a fare Whirpool a temperatura superiore a 85°C. Serve, associato al flag sottostante, in caso si abbiano ricette con lunghi tempi di Whirpool e luppoli ancora immersi nel mosto durante questa fase.
ESTIMATE BOIL HOP UTIL IN WHIRPOOL – Vedi sopra. Flaggare in caso si utilizzi luppolo libero in pentola e tempi di whirpool lunghi o metodo NO CHILL (Senza raffreddamento indotto).


NOTES – Eventuali note riguardanti l’equipaggiamento in questione.

PROFILI DI MASH:


Una volta immessi i dati della nostra attrezzatura, sarà utile inserire qualche profilo di MASH. Io ho già inserito quattro o cinque profili “standard” che utilizzo durante le mie cotte, in modo da semplificare l’aggiunta di nuove ricette. Vediamo come: Cliccare PROFILES –> MASH PROFILES e fare ADD MASH.

NAME – Il nome che vogliamo dare al profilo di mash. Io cerco sempre di mettere i dati piu’ significativi del profilo, quindi ad esempio se si tratta di un singolo step a 67 gradi metto appunto “BIAB 67 MONOSTEP” o altrimenti +P se c’è anche il protein rest ad esempio… fate voi come meglio credete ma è sempre utile specificare bene di cosa si tratta.

TEMPERATURES:

GRAIN TEMPERATURE – La temperatura dei grani macinati al momento dell’immissione in pentola (Utile per far calcolare al programma la temperatura di Mash-In. Per concentrazioni da BIAB (5/6 litri per chilo) i grani non abbassano granchè la temperatura, ma in caso di AG classico si.
TUN TEMPERATURE – La temperatura della pentola prima del mash (penso si riferisca al caso in cui si faccia mash in una pentola diversa rispetto a quella in cui si scalda l’acqua, ma non ho ben capito purtroppo).
SPARGE TEMPERATURE – La temperatura dell’acqua di sparge (in caso di BIAB non ci serve).

MASH PROPERTIES:

GRAIN WEIGHT BASIS – Chili totali dei grani in mash. Mettere un valore standard, sarà poi il programma ad adattarlo una volta che si applica questo profilo ad una ricetta che stiamo progettando.
BOILING TEMPERATRURE – Serve in caso si faccia decozione.
MASH PH – Il PH del mash.

BATCH SPARGE OPTIONS (in caso di BIAB verrà oscurata questa sezione):

BATCH SPARGE USING BATCHES THAT FILL % - In caso si faccia batch sparge, settare il valore in percentuale di quanto ogni batch riempirà la pentola di mash. Questo servirà al programma per calcolare il numero di batch necessari.
USE EQUAL BATCH SIZES – Se, in caso di batch sparge, vogliamo usare sempre batch della stessa dimensione.
DRAIN MASH TUN BEFORE SPARGING – Se, in caso di batch sparge, vogliamo svuotare completamente la pentola dal mosto prima dello sparge.

BREW IN A BAG (BIAB) AND FULL BOIL MASH:

BIAB MASH WITH FULL BOIL – In caso di BIAB flaggare questa opzione. In questo modo verrà oscurata la precedente parte dedicata allo sparge e il programma considererà la nostra ricetta come “no sparge BIAB”.
BOIL VOL BASIS – Litri in pentola alla fine del mash BIAB. Anche questo valore si autoaggiornerà quando si andrà ad applicare questo profilo alla ricetta.

STEP DI TEMPERATURA:

Ora la parte piu’ importante della sezione, quella dedicata agli step di temperatura. Per aggiungere uno step clicchiamo ADD MASH STEP.
Il programma ci chiederà di dare un NOME (name) a questo step, di scegliere di che tipo di step si tratta (io solitamente metto “temperature”), a che temperatura avverrà lo step, quanto tempo durerà, quanto ci mette la nostra pentola a scaldare fino a quella temperatura partendo dall’eventuale step precedente, quanta acqua aggiungere per questo step (in caso sia il primo step e stiamo facendo BIAB, mettiamo il valore presente in BOIL VOL BASIS) e il rapporto acqua/grani per questo step.

Una volta creati i profili di mash che piu’ utilizziamo di solito siamo pronti per passare al profilo di fermentazione.

PROFILI DI FERMENTAZIONE:


Anche nel caso dei profili di fermentazione è utile settarne alcuni in base a come di solito facciamo fermentare le nostre birre, in modo da averli già pronti da applicare alle ricette che andremo ad inserire. Per farlo clicchiamo PROFILES -> FERMENTATION PROFILES e facciamo ADD FERM. Vediamo i valori da inserire:
NAME – Nome del profilo di fermentazione. Anche qua solitamente inserisco nomi in cui si capisca di cosa si parla già dal titolo, ad esempio “21 GRADI FISSI 2 SETTIMANE”.
TYPE – Singolo, doppio o triplo stage, a seconda di quanti travasi vogliamo fare.
TIME – Tempo (espresso in giorni) in cui si lascerà la birra in questo stage.
START TEMP – Temperatura iniziale in questo stage.
END TEMP – Temperatura finale in questo stage.
AGE FOR – Tempo (in giorni) in cui la birra resterà in bottiglia prima di esser pronta per l’assaggio.
STORAGE TEMPERATURE – La temperatura di rifermentazione in bottiglia.
END STORAGE TEMP – La temperatura finale di rifermentazione in bottiglia.

In caso si facciano travasi ovviamente andranno immessi i valori di TIME, START ed END TEMP a seconda dei giorni delle varie fasi. START ed END temp sono utili nel caso, durante la fase di fermentazione, si vada a variare la temperatura.
Ad esempio, nel caso di una Saison, è prassi aumentare la temperatura durante le fasi di fermentazione; in questo caso STARD ed END TEMP della prima fase di fermentazione potrebbero essere rispettivamente 24 e 29, quindi si creerà un grafico con un’impennata di temperatura.
Nel caso si debba lagerizzare la birra, invece, è utile inserire una fase terziaria in cui mettiamo la temperatura 3° (o quella che si terrà per quel periodo) per un mese circa.

PROFILI DI CARBONAZIONE:


L’ultimo dei profili che il programma propone è il CARBOANTION PROFILE.
NAME – Il nome che vogliamo dare al profilo (mi ripeto, ma anche qua è utile sapere bene, già dal titolo, di che cosa stiamo parlando; soprattutto se si utilizzano KEG).
TYPE – Il tipo di contenitore in cui si imbottiglia (sostanzialmente Bottiglie o Keg)
BEER TEMPERATURE – La temperatura della birra al momento dell’imbottigliamento
SUGAR USED – Tipo di zucchero utilizzato
PRIMING EFFECTIVENESS % RELATIVE TO CORN SUGAR – Considerando il CORN SUGAR (Destrosio) ad un’efficienza di rifermentazione del 100%, setteremo qua il valore di efficienza relativo in base al tipo di zucchero che andremo ad utilizzare. In caso di normale zucchero da tavola avremo il 109,90% di effectiveness.

ULTIMI SETTAGGI:

Una volta settati questi parametri, avremo già fatto buona parte del lavoro “sporco” e ci ritroveremo con tutti i vari profili già impostati e da poter caricare per le nostre ricette senza dover ogni volta reimmetterli.
A questo punto dobbiamo fare in modo che il programma ci proponga il giusto EQUIPMENT ogni volta che andremo a “buttare giù” una ricetta. Per farlo andiamo in TOOLS -> OPTIONS e nella sezionesettiamo ALL GRAIN nel BREW TYPEBJCP 2015 (il piu’ aggiornato, che contiene anche i nuovi stili introdotti da poco; se non ce l'avete non preoccupatevi, è possibile scaricarlo alla sezione ADD-ONS, come spiego a fine guida) nello STYLE GUIDE e alla sezione EQUIPMENT PROFILE scegliamo l’attrezzatura immessa in precedenza.
Ora che tutto è a posto possiamo dedicarci alla creazione della ricetta vera e propria.

COME INSERIRE UNA RICETTA:


Per farlo clicchiamo ADD RECIPE in alto nella barra.
Se abbiamo agito correttamente ai punti precedenti il programma ci proporrà già, sotto la sezione EQUIPMENT, il profilo della pentola che abbiamo immesso nelle opzioni, con conseguente EFFICIENZA, LITRI FINALI, TEMPO DI BOLLITURA ed altri dati già compilati.

Per prima cosa andiamo a settare questi parametri:

NAME – Il nome che vogliamo dare alla nostra ricetta.
STYLE – Lo stile della ricetta (in questo modo il programma ci proporrà i range dei valori tipici per lo stile scelto).

MALTI:
Io solitamente passo poi ad inserire i tipi di grani che voglio nella ricetta; clicco quindi ADD GRAIN e dalla casella di ricerca scelgo il malto che voglio e faccio ADD GRAIN WITHOUT CLOSING, in modo da non far chiudere la finestra, così posso aggiungere tutti i malti che mi interessano.
Una volta inseriti tutti i tipi di ingredienti di mash (grani, fiocchi, zuccheri ecc) io clicco GRAIN PCT. Questa casella permette di inserire una percentuale per ogni singolo ingrediente sul 100% dei grani totali. Lo trovo molto utile, in quanto non ragiono mai sui chilogrammi, ma sulla percentuale, come già facevo usando BrewMate.
Una volta scelti i malti e le loro quantità (che il programma cambierà automaticamente in base ai dati dell’attrezzatura che gli abbiamo dato in precedenza e all’efficienza che abbiamo dichiarato) andremo a cliccare sulla barra colorata denominata EST ORIGINAL GRAVITY. Questo ci permetterà di scegliere la OG che vorremo dare alla nostra birra. Sotto OG RANGE è possibile leggere il range di OG consigliato per lo stile che abbiamo scelto. Al variare della OG variano la quantità di alcool nella birra finita (EST ABV) che possiamo leggere nella barra colorata in basso e il colore espresso in EBC (barra colorata sopra).

LUPPOLI:
Una volta che abbiamo dato le prime indicazioni alla nostra birra è utile inserire i luppoli, per far rientrare in range anche la barra colorata della BITTERNES (IBUs).
Per farlo andiamo sotto ADD HOPS e, in maniera analoga all’aggiunta dei malti, inseriamo i luppoli cliccando alla fine di ogni aggiunta ADD HOP WITHOUT CLOSING.
Ad ogni aggiunta il programma ci chiederà alcuni parametri (modificabili anche dopo). La quantità in grammi (AMOUNT), l’ALPHA acido % del luppolo in questione (leggibile sulla busta che abbiamo acquistato o sul sito del fornitore da cui lo andremo ad acquistare se ancora non si ha il luppolo sotto mano). Il tempo di bollitura del luppolo che si sta aggiungendo (BOIL), la FORMa del luppolo (Pellet o Coni), il metodo di utilizzo di tale gittata (se bollitura, dry-hop o altro). Nel caso del Dry-Hop chiederà quanti giorni il luppolo resterà in fermentatore; nel caso di bollitura chiederà quanti minuti deve bollire.
Una volta aggiunti tutti i luppoli vedremo che il contatore IBU della barra colorata al di sotto degli ingredienti sarà salito. Dobbiamo farlo rientrare in range aggiungendo luppolo da amaro e poi scegliere bene quanto luppolo da aroma mettere. Questo lo lascio fare a voi a seconda della ricetta che si sta studiando. Per variare i dettagli delle gittate di luppolo è sifficiente fare un doppio-click sul nome del luppolo.

Quando anche la luppolatura è sistemata tutti i valori delle barre colorate dovrebbero rientrare nella banda verde (sempre se stiamo creando una birra “in stile”). A questo punto io vado ad inserire il lievito.

LIEVITO:
Per farlo clicco ADD YEAST e scelgo il lievito in questione dalla lista. Una volta trovato bisogna scegliere la quantità di lievito che si andrà ad aggiungere, le cellule per busta e la data di produzione di tale lievito. In caso di lievito secco io mi limito a scegliere quante buste (pkg) vado ad immettere; in caso di liquido invece compilo tutti i campi. La data di produzione dei lieviti liquidi (Package Date) è solitamente pari a 6 mesi prima rispetto alla data di scadenza che è possibile leggere sulla busta che abbiamo acquistato (o, analogamente ai luppoli, alla data di scadenza presente sul sito dove andremo ad acquistarli, sempre se disponibile e aggiornata).

Una volta inserito il lievito la nostra ricetta comincerà a prendere sempre piu’ forma. Sarà quindi possibile vedere la FG (Est Final Gravity) nella lista in basso a destra.
Mancano pero’ ancora molti parametri.

Sotto la voce MASH dobbiamo scegliere uno dei profili di mash che abbiamo creato in precedenza (o crearne uno nuovo e poi selezionarlo); sotto CARBONATION uno di carbonazione e sotto FERMENTATION uno di fermentazione.
Sotto CARB LEVEL bisogna scegliere quanti volumi di CO2 vogliamo in bottiglia per la birra finita. E’ possibile consultare una tabella completa sui volumi di carbonazione, ad esempio, QUA.
In ogni caso se il valore rientra nel range per lo stile selezionato avremo un pallino AZZURRO, se invece siamo fuori range avremo un pallino ROSSO.

STARTER:
In caso di lievito liquido, se vorremo fare lo starter clicchiamo appunto STARTER in alto.
Nella tabella vedremo il lievito che abbiamo scelto e potremo variare la dimensione (in litri) dello starter, la SG del mosto che utilizzeremo per lo starter, flaggare se utilizzeremo oppure no uno STIR PLATE (agitatore magnetico) e se il programma deve oppure no aggiungere il volume dello starter alla quantità di litri finali in bottiglia.

MASH:
Andremo poi alla sezione MASH. Qua dovremo rileggere i valori (che già il programma avrà preso dal profilo che abbiamo caricato) e controllarli.

MODIFICA DEL PH DI MASH:
E’ molto utile la nuova sezione (aggiunta con l'ultima patch) “MASH PH ACID ADDITIONS” che ci permette di inserire il valore di PH misurato, il valore di PH target, il tipo di acido che vogliamo aggiungere al mosto per acidificarlo e la concentrazione di quest’ultimo (per l’acido lattico 88% è il valore base che si trova in commercio) e il programma ci dirà quanti millilitri aggiungerne al mash.

TIMER:
Sotto la voce TIMER, come dicevo a inizio guida, avremo un timer di mash e di boil, che potremo far partire e automaticamente suonerà al variare degli step di mash o ad ogni gittata di luppolo in bollitura. Questa sezione la trovo piu’ utile per quanto riguarda la versione per dispositivi mobile, in quanto in pochi riescono a fare una cotta col pc acceso a fianco.

SESSION:
è una pagina che ci servirà per catalogare la nostra cotta e segnare i valori EFFETTIVI che andremo a misurare durante la produzione. Infatti avremo in riepilogo i valori STIMATI dalla ricetta e le varie caselle in cui inserire i valori EFFETTIVI. Una volta inseriti i valori letti dai vari strumenti durante la cotta il programma calcolerà l’ABV% e l’efficienza REALI della nostra birra.

A destra avremo invece la sezione DESIRED CARBONATION, dove il programma ci dirà quanto zucchero utilizzare per il priming in base ai valori inseriti precedentemente e calcolati nella cotta.

Sotto invece è presente una tabella dove viene riassunto il PROFILO DI FERMENTAZIONE. E’ possibile anche inserire i valori di SG ricevuti al primo travaso e in imbottigliamento, in modo da tenere traccia anche di questi valori.
A sinistra c’è anche una tabella in cui inserire eventuali altre letture di SG, con tanto di data, ora e temperatura del mosto; da poco aggiunta e molto utile anch’essa.

VOLS – Sotto questa voce troviamo tutti i valori dei volumi della nostra cotta. Anche questi li abbiamo già inseriti durante la compilazione del profilo di EQUIPMENT, quindi non dovremmo avere nulla da cambiare, ma dovesse esserci qualcosa di diverso dal solito è possibile variarlo qua.

NOTES – Ci permette di apporre delle note alla cotta.

Una volta compilati tutti questi campi correttamente, avremo la nostra ricetta pronta per essere brassata (è possibile stampare un utile foglio di riepilogo tramite il tasto FILE -> PRINT ovviamente) e precisa nei minimi dettagli.

L’ACQUA:

Un altro aspetto molto interessante del BrewMate è che ha la funzione per calcolare in automatico le aggiunte di sali da effettuare per portare l’acqua che utilizziamo per la cotta a dati valori di minerali.
Per farlo è necessario innanzitutto inserire il profilo dell’acqua di partenza (nel mio caso un’acqua con pochi minerali, tipo la Sant’Anna) e dell’acqua che vorremo ottenere (ad esempio un’acqua ricca di solfati nel caso di una IPA). Andiamo quindi a cliccare INGREDIENTS -> WATER e clicchiamo ADD WATER.
Ci apparirà una tabella dove poter inserire i valori:
NAME – Il nome dell’acqua in questione.
PH – Il PH dell’acqua (io metto quello che trovo nelle analisi della bottiglia anche se sarebbe il PH alla sorgente).
PRICE ed INVENTORY – Funzionano se si è settato prezzo e quantità in inventario, io al momento non li uso.
MINERAL PROFILE – Qua inseriamo tutti i minerali contenuti nell’acqua in questione. E’ possibile trovare questi valori nell’etichetta della bottiglia o nei siti contenenti le analisi dell’acqua del rubinetto (io nella mia zona li ho trovati poco affidabili e preferisco spendere una decina di euro di acqua in bottiglia ogni cotta).
Una volta inseriti tutti i dati (la parte destra ADDITIONS TO ACHIEVE THIS WATER per ora lasciamola stare) io vi consiglio di creare una copia dell’acqua TARGET che avete appena immesso. Questo perché una volta che andremo a modificare l’acqua di partenza per arrivare a quella di arrivo, il programma sovrascriverà quest’ultima, di fatto cancellando quello che avevamo inserito.

A me, ad esempio, è capitato di utilizzare due tipi di acqua diverse per brassare due IPA. Quindi ho creato un profilo chiamato “IPA” che è quello a cui volevo arrivare, due profili chiamati “SANT’ANNA” e “ACQUA CONAD” che sono le due acque in bottiglia che ho utilizzato e, duplicando il profilo “IPA”, ho creato altri 2 ulteriori profili chiamati “SANT’ANNA PER IPA” e “ACQUA CONAD PER IPA” che contengono già i sali per la modifica. Da ora in poi, quindi, se devo brassare una IPA non faccio altro che caricare questi profili. Se in futuro, invece, dovessi brassare una IPA con un’acqua differente da queste due, mi basterebbe caricare il profilo di quest’ultima e far calcolare al programma i sali per ottenere il profilo IPA (che duplicherò nuovamente) salvandone una copia per la nuova acqua.

Vediamo come farlo: Rimaniamo alla sezione WATER e selezioniamo il profilo dell’acqua appena creato (nel mio caso SANT’ANNA ad esempio) e clicchiamo COPY in alto a sinistra nel programma. Poi subito clicchiamo PASTE e verrà creata una copia del suddetto profilo. Il nuovo creato andiamo a rinominarlo cliccandoci col destro e scegliendo RENAME per distinguerlo dal vecchio (nel mio caso ho messo SANT’ANNA PER IPA).

Ora dovremmo avere in totale 3 profili creati alla sezione WATER e cioè l’acqua di partenza (SANT’ANNA), l’acqua di arrivo (IPA) e la copia di IPA, che avremo chiamato con un altro nome (SANT’ANNA PER IPA).

Ok, se tutto è a posto andiamo alla sezione TOOLS -> WATER PROFILE TOOL.
Clicchiamo BASE PROFILE e scegliamo dalla lista l’acqua precedentemente inserita (nel mio caso SANT’ANNA). Il programma visualizzerà a destra i valori dell’acqua immessi.
Clicchiamo poi il pulsante TARGET PROFILE e scegliamo il profilo COPIA del profilo TARGET, (quindi nel mio caso SANT’ANNA PER IPA e non IPA che altrimenti verrebbe sovrascritto).
Clicchiamo poi MATCH TARGET PROFILE. Con questo pulsante il programma automaticamente calcolerà la quantità di Sali da aggiungere all’acqua di partenza “BASE PROFILE” (SANT’ANNA) per arrivare all’acqua di arrivo “TARGET PROFILE” (SANT’ANNA PER IPA).
Ora non ci resta che cliccare SAVE ADDITIONS TO TARGET in modo da salvare le aggiunte di sali sul profilo target (SANT’ANNA PER IPA).
In questo modo, come dicevo, il profilo verrà sovrascritto e, se lo apriamo (dalla sezione WATER), vediamo che a destra dove dice ADDITIONS ci sono i grammi dei vari Sali da aggiungere all’acqua di partenza per arrivare ad avere quel profilo.

Bene, siamo arrivati a creare il giusto profilo per la nostra acqua, ma come fare ad inserirlo nella nostra ricetta?
Apriamo la ricetta già compilata in precedenza e innanzitutto andiamo alla sezione VOLS e ci segniamo il valore della prima casella in alto TOTAL WATER NEEDED.
Torniamo alla ricetta e clicchiamo ADD WATER, selezioniamo l’acqua creata prima (SANT’ANNA PER IPA) e, prima di cliccare OK, mettiamo in basso a sinistra sotto la voce AMOUNT il valore in litri che ci siamo segnati (TOTAL WATER NEEDED), poi facciamo OK.
Il programma vedrà che per ottenere quell’acqua sono necessarie aggiunte di minerali e ci chiederà se, assieme all’acqua, in ricetta deve aggiungere anche i relativi minerali nelle giuste quantità.
Ovviamente clicchiamo YES e, appunto, il programma ci darà, assieme ai malti, luppoli e lieviti, anche l’acqua e i sali da aggiungere ad essa.



Man mano che utilizzeremo il BrewMate per le nostre ricette accresceremo il database delle acque presenti nel programma, inserendo varie acque in bottiglia che ci andrà di provare (o semplicemente le piu’ economiche che troveremo di volta in volta con caratteristiche adatte) e tutte le acque “target” che vorremo ottenere.

ADD-ONS:

Un’altra cosa molto utile che questo programma implementa è la possibilità di scaricare degli ADD-ON. Come sappiamo il settore Homebrewing è in forte crescita e spesso escono nuovi lieviti (ad esempio la nuova serie della Mangrove Jack's, presente da poco sul mercato al dettaglio), nuovi luppoli (di questi ne escono di nuovi a decine ogni anno) e malti (fornitori nuovi o che prima non si trovavano in Italia ce ne sono spesso).

Se andiamo sotto FILE -> ADD-ONS è possibile cliccare ADD e trovare una lista di add-on ufficiali da poter scaricare ed implementare al proprio BeerSmith. Quelli che consiglio sono i grani Simpsons, che sono particolari e, dicono, ottimi (devo ancora provarli ma saranno nel prossimo ordine che farò); i lieviti aggiornati al 2016 e la lista di stili BJCP 2015 se già non ce l’avete installata. Consiglio altresì di non installare troppi Add-Ons perché si rischia di avere poi troppa scelta di ingredienti e di non capire quale sia effettivamente quello giusto. Tra gli add-on sono presenti anche alcuni pacchetti di ricette.

PREZZI E MAGAZZINO:


BeerSmith permette anche un’utile gestione di prezzi e di magazzino degli ingredienti.
Se la gestione dei prezzi è un po rognosa e poco utile (è difficile trovare sempre tutto dallo stesso sito internet per ogni birra e i prezzi cambiano… bella come idea per avere un esempio di quanto costa una ricetta, ma difficile crearsi un database affidabile al 100%.
La gestione dell’inventario è invece utile a chi, come me, compra chili di malti e luppoli dicendosi “tanto poi li utilizzerò” e invece li lasciano li ad invecchiare per mesi.
E’ sufficiente cliccare la voce VIEW -> INVENTORY per aprire la scheda con il proprio inventario e, analogamente a come abbiamo aggiunto malti e luppoli alla ricetta, inserirli qua e, eventualmente, cliccare SET PRICE per settarne il costo.

TOOLS:

Sotto la voce TOOLS sono presenti molti utili calcolatori e accessori. Non sto a spiegarli tutti, anche perché molti non li ho nemmeno mai usati ed aperti. Studiateveli da soli all’occorrenza.

UNIT TOOLS:

è invece utile per avere una conversione delle unità di peso, temperatura ecc. senza dover ricorrere a siti o accessori esterni.

CONCLUSIONI:

Penso di aver trattato bene o male tutto ciò che c’era da sapere su BeerSmith. Da poco è uscita la nuova versione 2.3 (siamo alla 2.3.6 al momento in cui scrivo) che ha aggiunto svariate opzioni in più e ridisegnato (a mio parere in meglio) alcune sezioni che in precedenza erano meno fruibili.
Come ho già detto non spingo a nessuno di acquistare il programma “a scatola chiusa”, ma consiglio sempre di provarlo scaricandone la versione di prova da 21 giorni e poi decidere se fa o no al caso vostro.

IMPORTANTE:

Segnalo che nel giro di poche settimane uscirà la nuova versione di BREWPLUS, che i ragazzi del ForumDellaBirra stanno aggiornando e finendo di programmare proprio in questi caldi giorni estivi.
Essendo quest’ultimo un programma GRATUITO e simile al BeerSmith in questione, è consigliato attendere e provare anche quello prima di spendere soldi.
Ovviamente farò al piu’ presto una guida anche per il BrewPlus (ci sto già lavorando).



Vi ringrazio dell’attenzione e spero che a qualcuno torni utile questa lunga guida. Se avete consigli o trovate errori contattatemi: shockwave1982@gmail.com


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